Il sesso e la bicicletta, una volta che hai imparato, non ti scordi più come si fa e come si va.
Fanno sudare, danno piacere, producono un sacco di chimica molto appagante, bruciano calorie ma poi ti viene una fame da mangiare un tavolo, ti verrebbe anche voglia di fumare ma fa male e fa anche molto demodè.
Il sesso come il ciclismo se non lo fai per un po dopo è necessario, alla ripresa dell’attività, allenarsi per riprendere confidenza mettendo in conto qualche breve giro.
La cosa più importante resta che il sesso, come l’andare i bicicletta, ognuno lo fa come più gli piace.
Fine della la metafora.
Il ciclismo, pur rimanendo sostanzialmente fedele all’attrezzo come alle sue origini, è probabilmente lo sport che più si è mutato in una sorprendente quantità di sottocategorie e nuove discipline. Senza dilungarci in elenchi, dal 7 al 9 maggio, saremo parte dell’equipaggio di supporto a Pierluigi Carapelli la cui modalità di declinare il ciclismo è l’ultracycling e la Race Across Italy la sua prossima sfida. Un anello con partenza e arrivo da Silvi di 775 km per 10.000 mt di dislivello da correre tutti d’un fiato attraversando tre regioni e scavalcando due volte l’Appennino che, se percorsi entro 37 ore, da diritto alla partecipazione alla Race Across America, o RAAM, la gara di ultraciclismo più dura al modo con i suoi 5000 km e 35.000 mt di dislivello positivo attraverso 12 stati, ma questa è un’altra storia.


Quale sia la motivazione per sottoporsi ad una fatica così estrema è forse insita nel desiderio di scoprire le proprie potenzialità che, è bene ricordare, quelle fisiche sono solo un terzo dell’impresa. Se il fisico, sicuramente preparato, non è sorretto dalla ragione e della gestione delle emozioni la sfida potrebbe non andare oltre i 75 km, però questo ed altro senza ce lo faremo raccontare intervistando Pierluigi nel tempo che ci separa dalla partenza del 6 maggio prossimo.
Pier, ovviamente, non è nuovo a questo genere di prove e per quest’anno ha deciso di correre la R.A.I. con un mezzo di assistenza pilotato da Emiliano e dal sottoscritto perché Pierluigi ha deciso di onorare quello che si sotto intende quando si parla di “corridore” è cioè un ciclista che corre, corre il più velocemente possibile.

Enrico Roberto Carrara

PS: Stiamo cercando possibili sponsor (anche tecnici) per Pierluigi Carapelli e la nostra squadra. Se interessati potete contattarmi enrico@cyclingdigest.net